lunedì 26 gennaio 2015

La lenticchia Marchigiana: un piatto per i giorni freddi

Settimane che non scrivo. Eppure nella mia testa ho composto e pubblicato decine di post. Le idee arrivano, magari nei momenti in cui sono fuori e non ho modo di scrivere, neanche su un pezzo volante di carta. E l'attimo passa, così...
Sono state settimane piene di cose, di cambiamenti, di preoccupazioni, di sospiri, di feste, regali, pranzi, tempo in compagnia, dolore, lacrime, incredulità, smarrimento, compiti, soddisfazioni, treni, casa e cucina.
Si, la cucina per me è una costante. Quella stanzetta, per me, non è solo il luogo della casa dove ci sediamo a consumare i pasti, è sostanzialmente la mia stanza, più di quanto lo sia ogni altra in questa casa.
A  volte è un rifugio, a volte un luogo di esilio, a volte un luogo dove scarico o ricarico le mie energie. Secondo il bisogno.
Non so neanche spiegarvelo bene, ma è come se fosse il mio specchio e mi fornisse ogni volta ciò di cui ho più bisogno...
In queste settimane ho sempre cucinato, un po' di tutto, piatti semplici o più complicati, ricette veloci o lente, come quella che vi lascio oggi.
 E' un piatto molto amato qui nelle Marche, è la lenticchia che si prepara sotto Natale, in particolare per il cenone dell'ultimo dell'anno in segno augurale, perché si dice porti denaro nel nuovo anno.
Credo che ogni famiglia abbia la sua lenticchia, io seguo la ricetta che mi ha dato mia suocera, con qualche piccola modifica. Se decidete di farla, per 3-4 persone vi serviranno:

250/300 gr di lenticchie (di quelle buone)
500 ml di passata di pomodoro
sedano
carota
cipolla
olio
1  salsiccia fresca a testa
1 cotechino o 1 zampone

Per prima cosa pulite bene le lenticchie eliminando eventuali impurità o sassolini, schiacquatele e mettetele a cuocere partendo da acqua fredda. Nel frattempo, in una pentola molto capiente perché dovrà contenere la pietanza finale, soffriggete leggermente sedano, carota e cipolla tritati o a cubetti, unite la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero, il sale e fate insaporire qualche minuto. Alllungate con acqua per rendere meno denso il sugo; io di solito riutilizzo il contenitore della passata senza riempirlo del tutto e cuocete per una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto.




Quando le lenticchie sono quasi cotte scolatele senza gettare l'acqua di cottura, mettetele nella pentola del sugo, aggiustate di sale, allungate con l'acqua conservata e metteteci a cuocere anche le salsicce spellate e divise in due.


In un'altra pentola cuocete il cotechino o lo zampone seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, scolatelo, eliminate il grasso, il budellino, fatelo a fette e unitelo alle lenticchie e alle salsicce già cotte. Mescolate bene, assaggiate e aggiungete, se necessario ancora acqua di cottura delle lenticchie (vedrete che vi servirà tutta) o del brodo e regolate il sale.
Il piatto è pressoché pronto, ma se ha il tempo di riposare qualche ora è di certo meglio, perché le salsicce e il cotechino/zampone cederanno parte del loro sapore e dei loro umori al sugo e alle lenticchie e tutta la pietanza diventerà più morbida e gustosa.


E  se la lenticchia avanza, nessuna paura!!! si può tranquillamente congelare in porzioni e gustarla come appena fatta a patto di scongelarla a temperatura ambiente e riscaldata lentamente, molto lentamente.
Ieri ho congelato due porzioni sufficienti per una persona e mi sono avanzate ancora delle lenticchie, senza carne.
Oggi l'ho frullate col minipimer e ci ho condito la pasta per me e Lorenzo, una grattata di Parmigiano e voilà, il pranzo è servito!!!