mercoledì 20 novembre 2013

Oggi

Nelle ultime settimane c'è una battaglia dentro di me fra il desiderio di starmene a casa, nel nido, a fare le mie cose, e quello di uscire, guardare, vedere, osservare.
Stamani il dilemma si è riproposto appena mi sono alzata. Ho tirato su il rotolante e ho guardato fuori: tutto grigio.
Ma poi, quando ho accompagnato Lorenzo fuori, allo scuolabus, mi sono accorta che dalla parte dei monti avanzava il sereno e mi son detta, vediamo che succede.
Poi il vento ha fatto strada al sole ed io sono uscita, ufficialmente per approfittare della carta igienica in offerta da oggi ( mica potevo correre il rischio di perdermela?? ).

In realtà volevo andare a fotografare certi alberi...


Questi sono proprio davanti a casa
Poi mi sono allontanata un po'...




Giorni fa, guardando le foglie, ho realizzato che il loro colore non è uguale tutti gli anni. Lo so che è ovvio, ma è stata come una illuminazione e così sono andata a ricercare le foto del 2012


                                                    23 Novembre 2012

                                                 

oggi









Poi sono andata a trovare il ginko tanto amato dalla Elena: era un trionfo di giallo!!




Poi sono stata a caccia di offerte ed ho esplorato un po', avventurandomi..


Laggiù in fondo, sulla sinistra, stamani si vedeva anche la sagoma del monte Conero.







E poi sono tornata a casa!!


martedì 19 novembre 2013

Sì, ho i capelli bianchi e no, non me li tingo!

Già quando aspettavo Lorenzo avevo dei fili bianchi tra i capelli tanto è vero, che una delle prime domande che feci alla mia ginecologa quando in una visita di routine scoprimmo che ero incinta, fu proprio se potevo fare il riflessante.
Col tempo, neanche poi tanto, si sono moltiplicati, dappertutto, non solo in una zona arrivando al punto che, se volessi coprirli tutti e bene, dovrei ricorrere al colore vero e proprio, piuttosto scuro per giunta.
Per tutta una serie di motivi ho deciso di non sottomettermi a questa schiavitù.
E non mi pesa affatto.
Sono gli altri a farmi notare che i miei capelli sono bianchi, quasi nessuno me lo dice, ma al loro posto parlano i loro occhi, come LI guardano, come MI guardano.
E un po' mi sento a disagio.
E un po' mi viene rabbia.
Perché le persone non sanno andare oltre, guardare sotto e dentro la superficie.
Perché se non ti tingi i capelli, se non copri quel bianco, sei una persona sciatta, che non si tiene in tiro, non si prende cura di sé, non si ama.
E non si pongono domande.

Non posso andare ogni mese a coprire l'inevitabile riscrescita e ho una dermatite al cuoio capelluto per la quale è meglio che io eviti certi trattamenti che avrebbero un effetto quantomeno irritante.
In ogni caso, potrei trovare il modo di aggirare questi due ostacoli.
Potrei.
Ma la verità è che io mi vedo bene così.
Se mi guardo allo specchio, quei fili bianchi non mi mettono in difficoltà, sono parte di me.
Sono io.
Mi riconosco.
E non mi sono mai sentita così bene nella mia pelle come adesso, nei miei 40.
Perciò, se non vi piace quello che vedete o se vi stona, potete anche posare altrove il vostro sguardo!



E questa sono io, fresca di taglio, nella toilette della parrucchiera.
Ecco, ai capelli super corti non potrei rinunciare mai più! 😜


venerdì 15 novembre 2013

Una torta buonissima

Non guardo quasi mai la tv perché mi deprime e ci sono pochi programmi che mi piacciono davvero.
In genere la tengo accesa mentre stiro quando, più che guardarla, la ascolto e mi sintonizzo spesso su la7 imbattendomi quasi sempre in Cuochi e fiamme o I menù di Benedetta.
A proposito di quest'ultima, noto parecchia spocchia nei suoi confronti, specie dagli addetti ai lavori.
Io non sono una professionista e neanche una foodblogger, sono solo una che ama mangiare, provare ricette nuove, semplici e buone da offrire alle persone che ama.
Le ricette di Benedetta sono semplici e prevedono l'uso di ingredienti facilmente reperibili.
A volte eccedono per i miei gusti in burro, zucchero e uova, ma nulla vieta di riadattare le ricette che si trovano in tv o in rete.
Io sono quasi priva di inventiva, ho spesso bisogno di uno spunto, di un'idea da rielaborare.
Quando guardo una ricetta mi concentro sui sapori e gli abbinamenti che mi propone, se capisco che mi possono piacere, niente mi può fermare, sono capace di piegare alle mie idee anche una ricetta che preveda tonnellate di burro, zucchero ed uova!

Dunque qualche sera fa ho visto fare questa torta inserita nel menù per il compleanno di Matilde, la figlia di Benedetta.
Questa è la ricetta originale http://menudibenedetta.blogspot.it/2012/09/torta-di-matilde-ricetta-parodi-da-i.html
E questi sono gli ingredienti che servono per farla a modo mio:

120 gr di cioccolato bianco
80 gr di burro
100 ml di latte
2 uova medie
250/260 gr di farina 00
120 gr di zucchero
1 bustina di lievito
Un pizzico di sale
Una puntina di bicarbonato
Marmellata di ciliegie o fragole o frutti di bosco

Sciogliere a fiamma bassissima il cioccolato spezzettato col burro ed il latte mescolando di continuo perché non si attacchi.
Montare le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale, unire il cioccolato fuso con burro e latte e poi, a poco a poco, la farina, il lievito e il bicarbonato setacciati.
Trasferire il tutto in una teglia coperta di carta forno (la mia era di 28 cm di diametro) e cuocere in forno già caldo a 170/180 C per circa 35 minuti.
Controllate i tempi e lo stadio di cottura perchè ogni forno è spesso una storia a sè!
Quando la torta sfornata è completamente fredda, tagliatela a metà. Io l'ho fatto con il coltello e questa è forse la fase più delicata di tutta la ricetta.
Spalmare la metà inferiore della torta con un generoso strato di marmellata stemperata con un cucchiaio di acqua calda.



Coprire con l'altra metà e spolverare, se piace, con lo zucchero a velo.



E quindi, buona merenda o buona colazione!!