martedì 23 luglio 2013

A zonzo per Firenze 8: il profilo di Michelangelo

Nella lista dei post da scrivere c'era anche questo, già da un po'.
Ieri sera, proprio mentre pensavo alla cucina di casa mia a Firenze, Francesca aka @miparevastrano ha pubblicato una foto scattata vicino a casa dei miei...e così mi son detta, è ora di scriverlo quel post sulla mia città!!

Quindi andiamo a passo svelto in Piazza della Signoria.
Chi non la conosce??
Prima di arrivare alla nostra meta, facciamoci un giro in questo museo a cielo aperto.





La fontana del Nettuno realizzata dall'Ammannati (1563-75) con la colossale statua di marmo bianco del dio che si erge al centro della vasca e che noi fiorentini chiamiamo il Biancone.


E la Loggia dei Lanzi (1376-82) in gotico fiorentino con archi in arenaria a tutto sesto e volte a crociera che custodisce varie sculture, fra le quali ci sono dei famosissimi capolavori


Il Ratto delle Sabine del Giambologna 1583, firmato e datato


La statua del Perseo, il capolavoro bronzeo del Cellini (1545-54) che lasciò la sua firma sulla cinghia a tracolla.







Procediamo verso l'ingresso principale di palazzo vecchio.



Sulla sinistra troviamo la copia del David di Michelangelo (1501-04). L'originale stette qui fino al 1873 quando fu sistemato alla Galleria dell'Accademia per proteggerlo dalle intemperie.


Sulla destra dell'ingresso troviamo il gruppo marmoreo di Ercole e Caco opera di Baccio Bandinelli (1533)



Proprio dietro a questa scultura si cela la meta della nostra passeggiata.
Sul bugnato a destra del portone di ingresso, quasi all'angolo con via della Ninna, è scolpito questo profilo maschile.



Si dice che fu Michelangelo a scolpire questo profilo tenendo addirittura  le mani dietro la schiena!
E forse fu proprio lui, visto che solo un personaggio così grande poteva permettersi di scalfire il muro del più importante palazzo della città.
Ma non  si sa chi sia l'uomo raffigurato di profilo. Le versioni popolari sono tante.
Secondo una di queste, sarebbe un debitore di Michelangelo e non solo suo.
L'uomo che aveva parecchi debiti, fu condannato alla gogna e quindi si trovava sotto la Loggia dei Lanzi, con mani e piedi imprigionati da travi di legno, esposto alle ingiurie e alle angherie del popolo.

Michelangelo si trovò a passare di lì, lo vide e chiese al comandante dei soldati posti a guardia quanto quell'uomo sarebbe rimasto attaccato ai legni.
 Gli fu risposto: "Per troppo poco tempo, i fiorentini dovrebbero ricordarsi di lui più a lungo."
E così Michelangelo si mise subito all'opera scalpellando il profilo del disgraziato perchè fosse ricordato.
Missione compiuta, visto che quel ritratto è ancora oggi perfettamente visibile!!


Ci tengo a precisare che le foto utilizzate in questo post sono tutte MIE e che ho tratto notizie, informazioni e curiosità da "Il canto dei Bischeri" F. Ciarleglio e da "Firenze e dintorni", la Guida Rossa del TCI, la Bibbia!

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