martedì 31 dicembre 2013

Un anno di foto

Ho scattato un sacco di foto in questo 2013.
Quando non lo faccio c'è qualcosa che non va.
Oggi in vena di ricapitolazione, più che di bilanci, ho fatto scorrere tutte le foto che ho salvato nell'iPad.
Ognuna ferma un momento, un ricordo, una sensazione, un profumo, uno stato d'animo.
Stupore, meraviglia, gioia immotivata e un po' fanciullesca. Ecco cosa provo quando scatto. E quando riguardo...
È stato un anno intenso, in parte complicato, velocissimo, e facendo due conti, le cose positive sono in vantaggio...
Auguri a tutti!






























































lunedì 9 dicembre 2013

Le cose di ieri

Ogni occasione è buona per passare una giornata fuori . Ancora di più se di mezzo ci sono un invito a pranzo e la compagnia che frequentiamo d'estate: Lorenzo se ne sta con gli altri ragazzi, Daniele gioca a carte ed io chiacchiero a ruota libera con le donne.
Siamo partiti verso le 11, con un sole splendente, percorrendo la strada che passa per Belvedere ed Ostra.
Una strada con panorama mozzafiato.
Di solito non la percorriamo per andare al mare a Senigallia, in estate, perchè il nostro stabilimento balneare sta quasi al confine con Marzocca.
Niente foto, mi son detta, voglio solo guardarmi intorno, osservare tutto...e quante cose ho visto...
Ho visto colline arrotondate che sembrano gonfiate da un compressore gigantesco, silenzioso e sotterraneo, alcune coperte di un verde deciso, esile e tenerissimo, altre nude, le zolle arate, qua così bagnate da sembrare quasi nere e là marroni, di tante sfumature, secondo le vie che percorre l'acqua penetrando sottoterra, una foschia leggerissima che giocava col sole creando zone di una luce particolare, le case di campagna coi comignoli fumanti, le vigne senza foglie, con la pianta di rose a capo del filare, gli alberi dai rami spogli, alcuni grigio-bianchi, altri rossicci, altri neri come quelli dei cachi con i loro frutti ancora appesi, così arancioni da essere fosforescenti, molte querce, solide, fiere, alcune solitarie, ancora vestite delle loro foglie ( non so se siano davvero querce ma il nonno Mario mi diceva sempre che erano le ultime a perdere le foglie e le ultime a rimetterle) , un po' marroni/arancio, un po' di un marrone spento, quasi color cenere, i paesini nel ritmo lento della domenica, un signore col loden blu, il Borsalino, la sciarpa rossa incrociata sul collo, lo sguardo fisso sul libro aperto che teneva fra le mani, passeggiando, l'uscita dalla Messa, 2 signore avvolte nei loro piumini che passeggiavano a braccetto, chiacchierando e fermandosi di tanto in tanto, per parlare meglio, i giardini curati delle case, tutti gli addobbi per festeggiare i nuovi nati, gli ulivi scintillanti nel sole...

E poi Senigallia ci ha accolti con tanto sole, aria frizzante e molte persone a passeggio in centro.





Come non fare qualche giro, così, tanto per aprirci lo stomaco in vista del pranzo a La Muta???


Pasta e fagioli, carbonara, stinco al forno con patate, mele e castagne, arrosto misto, verdure grigliate, patate.

Non trovando compagne di avventura, sono uscita per una passeggiata solitaria; avevo proprio bisogno di aria fresca, di camminare.
Mi sono goduta il momento in cui l'aria diventa rosa e dona un colore particolarissimo ai mattoncini tipici della architettura marchigiana.
Ho preso un buon caffè, girovagato in due librerie, ho preso dei collant da Calzedonia e un biglietto carino in una cartolibreria in cui avrei comprato tutto, ho guardato le luci e sentito il freddo pungente che calava insieme alla foschia.



e poi siamo tornati a casa, percorrendo a ritroso la strada del mattino.
Ho osservato le luci di Natale sparse su alberi, siepi, ringhiere e balconi.
Ho sbirciato tanto, tantissimo, dentro le finestre delle case, per rubare con gli occhi le luci soffuse delle lampade, le atmosfere e le lucine degli alberi di Natale.
Perchè molti l'albero lo mettono proprio accanto alla finestra e scostano la tenda...

E quando capitano giornate più difficili e nervose, come oggi, ripesco nella mente queste immagini che hanno il potere di calmarmi e farmi pensare meglio.

mercoledì 20 novembre 2013

Oggi

Nelle ultime settimane c'è una battaglia dentro di me fra il desiderio di starmene a casa, nel nido, a fare le mie cose, e quello di uscire, guardare, vedere, osservare.
Stamani il dilemma si è riproposto appena mi sono alzata. Ho tirato su il rotolante e ho guardato fuori: tutto grigio.
Ma poi, quando ho accompagnato Lorenzo fuori, allo scuolabus, mi sono accorta che dalla parte dei monti avanzava il sereno e mi son detta, vediamo che succede.
Poi il vento ha fatto strada al sole ed io sono uscita, ufficialmente per approfittare della carta igienica in offerta da oggi ( mica potevo correre il rischio di perdermela?? ).

In realtà volevo andare a fotografare certi alberi...


Questi sono proprio davanti a casa
Poi mi sono allontanata un po'...




Giorni fa, guardando le foglie, ho realizzato che il loro colore non è uguale tutti gli anni. Lo so che è ovvio, ma è stata come una illuminazione e così sono andata a ricercare le foto del 2012


                                                    23 Novembre 2012

                                                 

oggi









Poi sono andata a trovare il ginko tanto amato dalla Elena: era un trionfo di giallo!!




Poi sono stata a caccia di offerte ed ho esplorato un po', avventurandomi..


Laggiù in fondo, sulla sinistra, stamani si vedeva anche la sagoma del monte Conero.







E poi sono tornata a casa!!